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Pusey, Edward Bouverie.

Teologo inglese. Prima studente e poi (dal 1828) professore di Ebraico a Oxford, si affermò come uno dei più preparati orientalisti e patrologi del suo tempo, divenendo, insieme con gli amici J.H. Newman e J. Keble, uno delle figure di spicco del Movimento di Oxford o Movimento tractariano. A questo movimento, sorto nel 1833 in un'atmosfera di deciso antiliberalismo sia in campo politico sia religioso e volto a riaffermare le basi dogmatiche del Cristianesimo, P. diede un notevole contributo, suscitando un nuovo interesse per gli studi patristici e insistendo sulla necessità della santità della vita. Sebbene si dichiarasse favorevole alla restaurazione di elementi cattolici quali la confessione auricolare, l'assoluzione e gli ordini religiosi e si adoperasse attivamente per una riconciliazione tra la Chiesa anglicana e quella di Roma, P. non seguì nel 1845, come invece fecero molti altri, Newman nella sua clamorosa conversione al Cattolicesimo. Al contrario, insieme con Keble, assunse la direzione di quanto rimaneva del Movimento di Oxford e lo permeò con la sua forte personalità, al punto che, da allora, esso ricevette il nome di Puseysmo. Oltre a numerosi tracts (sermoni, saggi), scrisse varie opere, tra cui si possono ricordare: I concili della Chiesa (1854), La dottrina della presenza reale (1855), La Chiesa d'Inghilterra, porzione dell'unica santa Chiesa cattolica di Cristo e mezzo di restaurazione dell'unità visibile (1865) (Pusey, Oxford 1800 - Ascot Priory, Berkshire 1882).